Viene inteso come rimessaggio del manto di copertura esistente (sia esso costituito da coppi, tegole, ecc.), mantenendo invariata la struttura portante.

In linea di massima, si procede così:

• Rimozione completa degli elementi esistenti con accatastamento in loco e sostituzione parziale degli elementi (solitamente il 20% o 30% in rapporto ai metri quadri di superficie complessiva);
• Rimozione o sovrapposizione di una nuova guaina impermeabile fondamentale per bloccare le infiltrazioni, rifacimento delle lattonerie (se necessario) quindi canali di gronda, calate, compluvi, gocciolatoi, ecc.;
• Infine, riposizionamento del manto di copertura accatastato in loco e miscelato con i nuovi elementi.

Questi sono i passaggi più elementari che delineano questa tipologia di intervento. Si possono introdurre anche elementi per l’isolamento termico o per l’isolamento acustico, pannelli fotovoltaici, camini, pali per antenna ecc.. Per non parlare del fatto che, quando possibile e necessario, si può anche arrivare alla sostituzione completa del manto di copertura (le attuali tegole o coppi) con una lamiera continua e magari anche isolata.

In questo caso, oltre che riprendere tutte o in parte le operazioni della ristrutturazione si va ad intervenire anche sulla parte strutturale.

Significa demolire tutto il telaio e struttura che sostengono il manto di copertura con i relativi strati soprastanti, per essere sostituita con una nuova struttura magari più leggera ed elastica (es. struttura in legno) in grado di assorbire anche le piccolissime deformazioni a cui tutti gli edifici sono sottoposti. In questo caso è quasi scontato l’installazione non solo di una nuova struttura (in legno, muratura, ecc) ma di un adeguato pacchetto isolante che consente di accedere non solo alle detrazioni per la ristrutturazione ma anche a quelle per spettanti per interventi di risparmio energetico. Il tetto dell’abitazione infatti è parte fondamentale dell’edificio ed un buon isolamento consente di ottenere anche dei risparmi sui consumi.