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SUPERBONUS? ANCORA PER POCO.

Non ci sono mezze misure, la notizia è una: il Superbonus 110 è finito.

Sono giorni che se ne parla tra giornali, notiziari e social.

Molti se lo aspettavano e molti lo temevano, ma nessuno si immaginava di ricevere ulteriori (brutte) sorprese.

Non solo il 110% passa ufficialmente al 90% con il 1° gennaio 2023, ma ha dato un’ulteriore data di scadenza per quei pochi che speravano di riuscire a usufruire ancora del Superbonus.

Sono bastate poche parole per anticipare il nuovo decreto e far partire una corsa contro il tempo, prima ancora di avere una comunicazione ufficiale.

Comunicazione che in pochi giorni è arrivata in Gazzetta, con data di pubblicazione al 18 Novembre e valenza immediata a partire dal 19 Novembre.

Una novità che ha confermato le notizie in circolazione portando a sovraffollamenti negli uffici comunali e proteste di chi, purtroppo, si è ritrovato in alto mare.

Chi si è portato avanti giocando di anticipo è stato tra i pochi fortunati ad avercela fatta, altri pur di tentare la sorte hanno consegnato numerose CILA in bianco o incomplete.

In poco tempo la paura di tanti si è avverata: chi è arrivato in ritardo o chi proprio non ce l’ha fatta a preparare la documentazione richiesta perdendo definitivamente il Superbonus.

Ma di quale documentazione stiamo parlando precisamente?

Due sono le condizioni date dal decreto per mantenere il 110% e per evitare che scenda al 90%:

 

  1. La comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) deve essere effettuata entro e non oltre il 25 Novembre;

  2. La delibera assembleare che approva l’esecuzione dei lavori deve risultare antecedente alla data del 25 novembre (una comunicazione via PEC è il mezzo più sicuro).

 

Importante: per non perdere i benefici del 110 entrambe le condizioni devono essere rispettate!

Insomma, un colpo duro per tanti.

Ma forse non tutta la colpa va al nuovo decreto.

Certo, ha ristretto notevolmente i tempi, ma chi aveva già iniziato a lavorare sulle pratiche è riuscito, anche se con fretta e fatica, a rientrare in tempo nelle nuove scadenze. Chi, invece, pensava di poter rimandare e iniziare all’ultimo minuto la documentazione per i bonus è stato bloccato sul nascere.

La casa non è un bene da lasciare in balia della qualunque o del primo tecnico che trovate.

Ci vuole competenza, esperienza e precisione. Criteri che noi di Uniko adoperiamo ogni giorno nella nostra consulenza, perché non basta un semplice preventivo per ristrutturare.

Le brutte sorprese, gli eventi inaspettati e i problemi sono controllabili e risolvibili con un piano d’azione completo e dettagliato, con qualcuno che sappia davvero come muoversi.

Con qualcuno che non ti lasci allo sbaraglio con una casa ancora da sistemare.

 

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